Dopo aver definito il 2014, il 2015 e il 2017 come vendemmie straordinarie per la loro anormalità, “il 2018 sulle Colline di Romagna è stato come una bella corsa, godendo di brezze mattutine, cielo terso e aria frizzante”. Queste sono le prime parole di Mauro Sirri, co-titolare della Cantina Celli di Bertinoro (FC), mentre commenta la vendemmia aziendale numero 54 e la sua trentacinquesima di fila da quando è entrato nell’azienda di famiglia. La Cantina Celli è infatti una storica realtà vinicola romagnola guidata dalla famiglie Sirri e Casadei, ha festeggiato oltre mezzo secolo nel settore e coltiva diversi appezzamenti dislocati nei punti più strategici di Bertinoro.
Sono da poco sul mercato i vini bianchi tipici romagnoli a base di uve Albana, Pagadebit e Trebbiano della vendemmia 2018 e i consumatori chiedono ai produttori la propria personale lettura dell’annata. Mauro Sirri spiega: “Quando nevica d’inverno, la primavera è dolce, con fresche e fragranti mattinate, pomeriggi assolati e in coda qualche scroscio che ti sorprende mentre sei in vigna. Quando l’estate è calda, ma con qualche acquazzone notturno che rinfresca, si ottiene ristoro per uomini e piante. Dovrebbe essere la normalità, ma allora vivremmo in paradiso senza rendercene conto. Pertanto evviva le stranezze, evviva l’inaspettato che ci mette a dura prova e ci permette di godere dell’equilibrio, quando abbiamo la fortuna di trovarlo. E l’annata 2018 ci ha regalato, finalmente, equilibrio”. Il raccolto 2018 ha segnato inoltre un passaggio importante per la Cantina Celli di Bertinoro, ossia la conversione biologica della totalità dei 35 ettari aziendali.
Da questa settimana inizia il tour europeo e nazionale dei vini romagnoli che, iniziando da Prowein in Germania, prosegue con la fiera Vinitaly di Verona a inizio aprile: sotto i riflettori ci sarà senz’altro l’Albana secco Romagna Docg “I Croppi”, vincitore per tre anni di seguito del premio Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Mauro Sirri svela alcune caratteristiche della nuova annata per il bianco portabandiera aziendale: “La vendemmia all’insegna dell’equilibrio ci ha donato una versione de I Croppi di grande armonia e eleganza. Le raccolte della seconda settimana di settembre risultavano croccanti e gustosissime da mangiare con il pane, come facevo quando ero piccolo con mio nonno che mi portava in vigna a fare colazione: pane e albana. Il vino ha acidità sostenuta, accompagnata tuttavia da una componente aromatica fresca e agrumata. Il territorio bertinorese emerge con note salate, minerali e quest’anno sono meno evidenti i tannini. L’Albana secco rimane un vino bianco di struttura, elegante e di facile abbinamento gastronomico.”
I bianchi di Romagna Doc e Docg stanno vivendo un momento di riscoperta da parte del grande pubblico, a partire proprio dall’Albana, che continua a guadagnare stima a livello nazionale. Non sono da meno Pagadebit e Trebbiano, che ben si adattano ad accompagnare i piatti di mare più tipici della Riviera romagnola.