Torna a Cesenatico, dove aveva ufficialmente debuttato lo scorso luglio, il Club dei Bianchi In Romagna con l’evento-degustazione The white wine experience in programma lunedì 18 marzo (dalle 17.00 alle 21.00) nella splendida cornice del Museo della Marineria di Cesenatico. Qui, tra antiche imbarcazioni e suggestive vele d’epoca, le cantine del Club presenteranno la loro migliore produzione a bacca bianca, facendo degustare a un pubblico di appassionati e operatori del settore oltre 50 etichette di bianchi fermi e frizzanti.
L’evento, patrocinato dal Comune di Cesenatico, come quelli che si sono già svolti a Cervia e Cesena, ha lo scopo di portare avanti la mission delle 15 cantine aderenti al Club di diffusione e promozione dei bianchi di casa nostra, vini eccellenti con un ottimo rapporto qualità-prezzo, ma ancora non così conosciuti e diffusi sul territorio.
Un mondo in bianco
Sui banchi d’assaggio allestiti all’interno del Museo della Marineria si potranno degustare direttamente dalle mani del produttore i classici autoctoni romagnoli di grande pregio come l’Albana Docg i cui grappoli dalle colline del Cesenate si rincorrono verso Bertinoro e su su fino a Dozza; la Rebola (da Grechetto Gentile) del Riminese, il Trebbiano (quasi 15.000 ettari coltivati, più del doppio del Sangiovese) e il Pagadebit (Bombino Bianco). Ma ci saranno anche vitigni meno noti e quelli riscoperti come il Famoso (Rambèla, nella Bassa Romagna), che dopo anni di abbandono sta mietendo successi grazie alla sua elegante aromaticità. E poi un’infinità di altri vitigni internazionali come il Pinot bianco, il Sauvignon blanc, lo Chardonnay o il Riesling che crescono a loro agio nei terroir romagnoli. Vini e vitigni che negli ultimi anni, grazie allo sforzo e alla sperimentazione in vigna e in cantina, hanno prodotto vini eccellenti in qualità e piacevolezza di beva.
A completare l’offerta tante bollicine, realizzate con lo chardonnay mixato ad autoctoni bianchi ma anche i cosiddetti blanc de noir, spumanti a base sangiovese vinificato in banco. Insomma, come racconta il titolo della manifestazione, una vera e propria esperienza irripetibile per conoscere e gustare i bianchi di Romagna.
A sposare i dorati calici, le specialità dei due corner food presenti alla manifestazione: i salumi e le specialità gastronomica della Bottega 4 Babbi di Calabrina di Cesena e i formaggi freschi e stagionati delle Fattorie Rabboni Zanetti.
La formula
Si degusta in piedi con il calice fornito alla cassa della manifestazione e il braccialetto che permette la degustazione libera dei vini. A servire e raccontare i bianchi di Romagna ci sono i produttori pronti a spiegare le caratteristiche dei loro vini, il nuovo trend del bere bianco e a consigliare gli abbinamenti.
Per il pubblico costo all’ingresso € 12 con assaggio libero dei vini più due ticket food per i salumi e i formaggi da abbinare ai vini. Per gli operatori Ho.re.ca. ingresso e degustazione gratuita mostrando l’invito alla cassa. A curare l’organizzazione dell’evento una collaborazione fra Taste Production, nota fra gli enoappassionati e gli addetti ai lavori per gli eventi di ‘In Bolla’, e PrimaPagina curatrice degli eventi di Tramonto DiVino.
Il WineMagazine
Fra gli strumenti individuati per la promozione dei bianchi di Romagna è nato il WineMagazine del Club dei Bianchi con all’interno un inserto estraibile in cu sono inserite le schede di tutte le cantine e dei vini in degustazione all’evento. Il WineMagazine verrà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti.
Di riviste sul mondo del vino ne esistono molte e da molto tempo. Il WineMagazine del Club dei Bianchi cerca però altri linguaggi, a partire dal suo layout. Con una grafica fresca e originale strizza l’occhio al web utilizzando QRcode, contest facebook e un linguaggio che, con i suoi follower, richiama instagram, per una rivista social a tutti gli effetti.
Realizzato in 52 pagine di grande formato per 8mila copie dalla società editoriale PrimaPagina di Cesena, il WineMagazine, che si avvale della collaborazione di giornalisti di settore e sommelier, ha periodicità semestrale, verrà diffuso sia in formato cartaceo che sfogliabile via mail, a oltre 3mila operatori horeca della regione e distribuito gratuitamente durante gli eventi del Club, oltre che nei locali pubblici del territorio.
I contenuti
La presentazione dei bianchi di Romagna con numeri, storie e aneddoti, l’abbinamento in bianco con piatti di chef stellati e sommelier, il punto degli esperti, il parere di follower e testimonial e un focus sull’Albana Docg, ‘Primadonna di Romagna’, vanno a comporre il palinsesto del primo numero, arricchito dall’insetto-guida estraibile con i vini e le cantine del Club.
Il Club dei Bianchi in Romagna
Quindici le cantine, dalle colline di Rimini alla provincia di Ravenna; 500 gli ettari di vigneto, di cui quasi 200 coltivati a vitigno bianco; 3 milioni le bottiglie prodotte di cui oltre un milione a bacca bianca. Sono questi i numeri del ‘Club dei bianchi in Romagna’ che lunedì 25 farà il suo debutto a Cervia alle Officine del Sale . Obiettivo: promuovere i vini bianchi di Romagna, renderli memorabili, creando visibilità e reputazione, favorendone la conoscenza e la diffusione tra i winelover e nei locali pubblici, ristoranti, hotel, enoteche e winebar. Cominciando proprio dal territorio romagnolo. Perché prima di tutto bisogna essere ‘profeti in patria’.
È trend bere bianco
L’avvenire dell’enologia italiana e romagnola sarà a bacca Bianca? A leggere gli ultimi dati parrebbe proprio di sì. Da un’indagine del Wine-Monitor Nomisma si apprende infatti che lo scorso anno il Belpaese ha superato la Francia nella produzione di vini bianchi e che l’Italia è a livello mondiale medaglia d’argento per il consumo di bianchi, seconda solo agli Usa. Che i bianchi italiani sono i più venduti al mondo e che il consumo interno di vini bianchi ha superato quello dei rossi, seguendo un percorso parallelo a quello delle bollicine. I motivi: la ricerca di vini versatili che meglio si abbinano con cucine leggere e fushion, I cambiamenti climatici che chiamano il consume di vini più freschi, l’abitudine del bere anche casa e l’aumento dei cosumi fra le donne che stanno trainando questa nuova tendenza.