Al via il progetto BIO.W.IN.E. (Biological Wine Innovative Environment)

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viticoltura

Al via il progetto BIO.W.IN.E. (Biological Wine Innovative Environment): trasferimento di buone pratiche per la tutela dell’ambiente in viticoltura. Il progetto BIOWINE è finanziato dal Pon Governance e Capacità istituzionale 2014-2020 – Agenzia per la Coesione Sociale, Fondo Sociale Europeo – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

Il progetto coinvolge importanti realtà vitivinicole del Veneto, della Campania e della Basilicata e rappresenta un esempio di trasferimento di know-how e di strumenti già sperimentati dalle amministrazioni locali sui temi dell’innovazione tecnologica, della tutela dell’ambiente e del marketing territoriale.

Il progetto coinvolge quattro realtà sannite in provincia di Benevento (Guardia Sanframondi – ente capofila/beneficiario – Castelvenere, Sant’Agata dei Goti e Solopaca), insieme a quella irpina di Castelfranci (Avellino), Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella (Salerno) e Grumento Nova e Roccanova in Basilicata, provincia di Potenza. Gli enti detentori della “buona pratica” sono i Comuni dell’area DOCG Conegliano-Valdobbiadene in provincia di Treviso (Cison di Valmarino, Colle Umberto, Conegliano, Farra di Soligo, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, San Vendemiano, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor e Vittorio Veneto – Comune coordinatore San Pietro di Feletto).

Il primo “info day” dedicato a tutti gli operatori interessati sul territorio (aziende vitivinicole, consorzi, operatori economici del settore, agronomi, enotecnici ma anche pianificatori territoriali) si terrà sabato 16 marzo a Caggiano (Salerno) alle ore 10:30 al Castello Normanno. Si parlerà di innovazione e viticoltura sostenibile. Dopo i saluti del Sindaco Giovanni Caggiano e degli altri amministratori dei Comuni coinvolti, si terrà la presentazione vera e propria a cura di Giovanni Quaranta, responsabile scientifico del progetto BIOWINE; seguirà l’intervento di Nicola Ciarleglio, Coordinatore del programma Sannio/Falanghina Città Europea del Vino 2019 (di cui parte importante è il progetto stesso) e Mario Scetta, sindaco di Castelvenere (Benevento) in rappresentanza del Consiglio Nazionale Associazione Città del Vino.

Le conclusioni saranno a cura di Franco Alfieri, Consigliere delegato all’Agricoltura della Regione Campania, e di Corrado Matera, Assessore al Turismo della Regione Campania. Seguirà un buffet di prodotti tipici locali e degustazione di vini dell’Azienda Agricola Brama e dell’Azienda Agricola Franco Pucciarelli.

“BIOWINE – afferma Floriano Panza, Sindaco di Guardia Sanframondi, comune capofila – prevede il trasferimento tra i territori coinvolti delle necessarie informazioni per giungere alla definizione di un quadro normativo, condiviso dalle amministrazioni comunali con i soggetti interessati presenti sul territorio (agricoltori, produttori vitivinicoli, consorzi, associazioni di categoria, autorità sanitarie, ecc.), per armonizzare politiche nel settore ambientale e urbanistico, con particolare attenzione rivolta alla filiera vitivinicola. Tra gli obiettivi principali, la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, tenuto conto che il progetto tenderà ad individuare le politiche fitosanitarie più opportune e meno impattanti per la gestione del territorio agricolo”.

I comuni coinvolti, infatti, anche in virtù del programma Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019 (che ha ottenuto il Patrocinio del Parlamento Europeo e del Ministero per le politiche agricole e turistiche del Governo italiano) hanno intrapreso un processo condiviso e partecipato che consentirà l’approvazione di uno specifico regolamento intercomunale di polizia rurale, ma anche la costruzione di una rete che consentirà l’applicazione di normative di settore, la salvaguardia del patrimonio naturalistico, la crescita e competitività delle aziende agricole.

L’interscambio di informazioni favorirà la cooperazione tecnica, che coinvolge figure di varia competenza (agronomi, produttori vitivinicoli, enologi, tecnici ambientali, ricercatori, ecc.) delle aree coinvolte del Veneto e della Campania e della Basilicata.

L’obiettivo è quello di fornire un modello replicabile che sia di riferimento per un ammodernamento sostenibile dei territori dei piccoli comuni e per la costituzione di un sistema territoriale in grado di favorire un processo virtuoso di concertazione tra le varie amministrazioni, con la partecipazione delle imprese e dei soggetti socio economici interessati per il miglioramento della trasparenza, della partecipazione e della comunicazione a sostegno dell’azione amministrativa.

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2 Commenti

  1. Come mai i comuni di San Lupo, Casalduni San Lorenzo maggiore non compaiono nel progetto bio-wine? Questi paesi sono i più dotati di caratteristiche geo-pedologiche e climatiche per una viticoltura-biologica; si possono ottenere vini di qualità superiore in queste zone.soprattutto bianchi da spumantizzare.
    Per avere delle eccellenze bisogna coniugare bene tutti i fattori della produzione:dalla coltivazione della terra
    alle tecniche di vinificazione.Spesso è accaduto che un vino un vino buono per farlo bello e dargli una lunga vita “lo si guasta prima per non farlo guastare dopo”.Per chiarimenti sono sempre a disposizione!

    • Salve Ernesto, sinceramente non saprei cosa rispondere a riguardo, forse dovrebbe chiedere direttamente agli interessati che seguono il progetto BIO.W.IN.E. Visto che il progetto è finanziato dal Pon Governance e Capacità istituzionale 2014-2020 – Agenzia per la Coesione Sociale, Fondo Sociale Europeo – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, etc. etc. un po’ di politica sarà intromessa, magari quegli stessi comuni da lei indicati non erano interessati. Boh, non so proprio il motivo. Mi dispiace.

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