Michele Chiarlo continua a investire sul Nizza docg. In un periodo particolarmente felice per la neonata denominazione e per il Nizza Cipressi, che nel 2018 ha conquistato la vetta dei Top 100 dell’autorevole testata americana Wine Enthusiast, la famiglia Chiarlo ha deciso di acquistare altri 10 ettari di vigneti all’interno dell’areale del Nizza docg.
Con questa acquisizione, il patrimonio viticolo di proprietà della cantina nella zona di produzione del Nizza docg, che già contempla 10 ettari nella storica tenuta de La Court, sale a 20 ettari, arricchendosi di due nuovi appezzamenti, rispettivamente di 2,5 ha nel comune di Castelnuovo Calcea, nel cru Montemareto, e di 7,5 ha a Mombercelli, nel cru Moncucco Cavino.
“Siamo felici di aver avuto la possibilità di annettere al nostro patrimonio viticolo due appezzamenti così vocati all’interno di una denominazione che abbiamo fortemente voluto e che abbiamo intenzione di continuare a supportare nella sua crescita – dichiara Stefano Chiarlo, titolare assieme al fratello Alberto e al padre Michele della Michele Chiarlo – Fin dagli albori di questa DOCG, ai tempi in cui nostro padre Michele ricopriva il ruolo di primo presidente della neonata Associazione del Nizza, abbiamo creduto che questo vino, che oggi sta ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica nazionale e internazionale, avesse tutte le carte in regola per entrare nella rosa dei grandi rossi piemontesi. Gli investimenti su questo territorio sono una prova concreta delle sue grandi potenzialità, che come produttori e membri dell’Associazione è nostro desiderio continuare a valorizzare in vigna e a promuovere sui mercati internazionali”
Entrambi i vigneti si estendono all’interno della parte centrale dell’areale del Nizza docg. La parcella di Montemareto (2,5 ettari) è caratterizzata da una forte pendenza e da un’invidiabile esposizione a sud che consente di avere, durante il periodo estivo ed autunnale, un notevole numero di ore di luce. I suoli sono di origine sedimentaria marina con prevalenza di marne chiare sabbioso limose e un’importante presenza di microelementi tra cui calcio e magnesio. caratteristiche che contribuiscono alla produzione di vini strutturati, longevi ed equilibrati.
Pochi chilometri più a nord si sviluppano invece i 7,5 ettari di vigneto con esposizione sud situati all’interno del cru Moncucco Cavino. Qui le colline si fanno più dolci e i terreni bianchi tipici di quest’area si colorano di sfumature azzurre, dovute alla consistente presenza di argille di lugagnano. In quest’area infatti scarseggia la componente sabbiosa in favore di quella limosa che si rivela in vini caratterizzati da freschezza, acidità e mineralità.
“Sarà un onore per noi confrontarci con questi nuovi appezzamenti ed è nostra intenzione, se si presenteranno le giuste occasioni, di continuare ad investire nei grandi territori piemontesi, perché da sempre la vocazione della nostra famiglia è quella di vinificare nelle più prestigiose denominazioni del Piemonte ” – conclude Stefano Chiarlo.