Il Corriere Vinicolo presenta la nona edizione dell’annuario Vino in Cifre, edito da Unione Italiana Vini in partnership con l’Osservatorio del Vino e in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier. In 72 pagine di tabelle, grafici ed elaborazioni esclusive, viene illustrata l’evoluzione del settore vitivinicolo a livello mondiale, europeo e italiano: dal potenziale produttivo ai consumi, dal commercio ai prezzi e la riconferma della sezione “Vino in Cifre Bio”, dedicata al segmento dei vini biologici.
In estrema sintesi, tali elaborazioni consentono di affermare che l’anno appena trascorso ci lascia in eredità numeri che permettono solo una moderata soddisfazione. Infatti, a una ripresa dei consumi sul mercato interno, confermata dalla positiva chiusura natalizia, fa da contraltare un trend del mercato internazionale dove il nostro Paese non sempre gioca da primattore, ma in qualche caso da comprimario, in particolar modo sui vini fermi.
Inoltre, le incertezze legate alla Brexit, al rallentamento dell’economia cinese e alle dispute commerciali in atto tra Pechino e Washington, non sono sicuramente presupposti rassicuranti con cui cominciare questo 2019. Negli USA, poi, lo shutdown sta iniziando a creare i primi problemi amministrativi, avendo bloccato le attività del TTB (Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau), con ripercussioni che, probabilmente, non tarderanno a riverberarsi sul nostro settore. Un settore che, dopo le altalenanti vicissitudini della vendemmia 2018, con sensibili riduzioni dei prezzi all’origine e tentativi speculativi messi in atto da più parti, necessita di ritrovare coesione e unità d’intenti.
Negli ultimi 10 anni, la geografia mondiale del vino è profondamente cambiata: l’Unione Europea oggi ha ridotto il suo peso sul totale commercio dal 70% al 57%, mentre il continente asiatico ha guadagnato 13 punti percentuali, attestandosi oggi al 20%. La Cina da sola conta oggi per il 10% sul totale degli scambi mondiali di vino confezionato, a 3 punti dagli Usa, ed è un mercato sui cui si è accesa una fortissima competizione: basti pensare che tra i primi 11 Paesi produttori di vino, ben 7 hanno Pechino tra le prime 5 destinazioni, mentre solo 10 anni fa erano solo un paio. Per l’Italia purtroppo la Cina è, e resta, una destinazione marginale, anche se il grande lavoro fatto dal tavolo congiunto MISE-ICE-UIV sta cominciando a dare i primi frutti.
Vino in Cifre 2019 è liberamente scaricabile in formato PDF a questo link.
SEGUE UN ESTRATTO DEI NUMERI PIU’ SIGNIFICATIVI RIPORTATI DA VINO IN CIFRE 2019
VINO IN CIFRE 2019. NUMERI IN PILLOLE
Il consumo di vino nel mondo. 286 milioni di ettolitri su un totale alcolici di 2,5 miliardi (11%)
Il primo Paese per consumi di rosso. La Cina (17 milioni di ettolitri)
Il primo Paese per consumi di bianco. Gli Usa (13 milioni di ettolitri)
Il primo Paese per consumi di spumanti. La Germania (3 milioni di ettolitri)
Valore delle importazioni di vino nel mondo. 35,4 miliardi di dollari (2017), di cui il 71% di vini fermi e il 18% di spumanti
Primo esportatore a valore di spumanti. Francia (3,5 miliardi di dollari). Ma l’Italia è quella con i tassi di crescita più alti negli ultimi 15 anni: +13%
Il Paese che paga di più un litro di vino fermo: Hong Kong (25,18 USD)
Il primo fornitore di vino in bottiglia nell’UE. Il Cile (1,5 milioni di hl)
Il vigneto più grande del mondo. Spagna (954.000 ettari)
La regione più vitata in Italia. Sicilia: 99.000 ettari su un totale di 652.000
La regione che è cresciuta di più negli ultimi 17 anni. Veneto: 90.000 ettari (+16.200)
La superficie del vigneto biologico in Italia. 103.000 ettari, il 16% sul totale, di cui 36.000 in Sicilia
Numero di bottiglie di vino Dop prodotte nel 2017. 1,8 miliardi
La Dop più imbottigliata in assoluto. Prosecco Doc (439 milioni di bottiglie nel 2017)
Il peso delle prime 5 Dop sul totale imbottigliato a denominazione di origine. 44% (Prosecco Doc, Chianti, Prosecco Superiore CV, Montepulciano d’Abruzzo, Asti/Moscato)
Prime 5 destinazioni vini fermi bottiglia italiani. Usa, Germania, UK, Canada, Svizzera (il 68% del totale valore)
Prime 5 destinazioni spumanti. UK, Usa, Germania, Francia, Svizzera (il 64% del totale valore)
Prime 5 destinazioni frizzanti. Germania, Usa, Messico, Austria, Paesi Bassi (il 64% del totale valore)
Prime 3 destinazioni vini bag-in-box. Svezia, Norvegia, Germania (il 54% del totale valore)
La quota valore del Prosecco sull’export Italia. 61% su totale spumanti, 15% su totale export Paese (dato settembre 2018, 634 milioni di euro)
Primo fornitore di vini in bottiglia e spumanti in Italia. Francia. Prezzo medio 23 euro/litro spumante; 4,51 vini in bottiglia
Primo fornitore di vino sfuso in Italia. Spagna. Prezzo medio 0,51 euro/litro
Il consumo pro capite di vino in Italia. 36 litri (31 la birra)
Quota dei consumatori di vino sul totale popolazione. 53% (28,6 milioni di persone)
Consumatori quotidiani. 13,3 milioni contro 15,3 di saltuari
Spesa annua in vino delle famiglie italiane. 4 miliardi di euro