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2 Aprile 2025

Continua a crescere il profilo qualitativo dei vini Falanghina del Sannio DOP

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Cresce senza sosta il livello qualitativo dei vini Falanghina del Sannio Dop. Ad attestarlo è il rating della vendemmia 2017 organizzato dal Sannio Consorzio Tutela Vini con il Circolo Viticoltori di Guardia Sanframondi (Comitato Vinalia), con il supporto della delegazione sannita dell’Assocaizione Italiana Sommelier. Il rating si è svolto 12 luglio scorso a Guardia Sanframondi, presso la struttura de ‘La Guardiense’. Per il quinto anno consecutivo il Consorzio ha chiamato in causa Assoenologi – Sezione Campania al fine di valutare il profilo qualitativo dell’ultima vendemmia della Denominazione di Origine più importante del Sannio. Il tutto finalizzato a creare una banca dati tale da identificarne le specificità su base pluriennale, uno strumento ricco d’informazioni tecniche ed edonistiche a disposizione delle aziende che producono sul territorio e dei consumatori che hanno bisogno di conoscerlo.

Nel compito della valutazione sono stati impegnati i professionisti di Assoenologi Campania, sotto la regia del presidente Roberto Di Meo: dieci enologi – esperti di tale tipologia di vino, con conoscenza profonda del territorio – che hanno svolto un’attenta degustazione. Le valutazioni sono state effettuate secondo il metodo Union Internationale Des Oenologues su campioni precedentemente anonimizzati. Tale metodo prevede che per valori pari a 100 i vini sono da considerare eccellenti; per valori pari o superiori a 86 i vini sono da considerare ottimi; per valori pari o superiori a 72 sono da considerare buoni.

I risultati ottenuti sono stati elaborati dalla media dei punteggi attribuiti dai singoli degustatori eliminando il valore più basso e il valore più alto. Il punteggio medio generale conseguito è stato di 88/100, facendo così attestare il giudizio qualitativo globale oltre il  valore di ottimo. Un giudizio che cresce ulteriormente in valore anche in rapporto al numero particolarmente considerevole di campioni che sono stati analizzati.

«Le valutazioni dei campioni degustati, hanno fatto emergere – si legge nella relazione finale redatta da Assoenologi Campania – tratti distintivi nei vini di questo millesimo, riconoscibili nella maggiore morbidezza, concentrazione, corpo e struttura. Notevole anche la persistenza aromatica e gustativa. I profili olfattivi sono ricchi di sensazioni floreali e fruttate con complesse sfumature minerali. I valori medi attestati tra l’ottimo e l’eccellente, rimarcano tali prerogative, in perfetta coerenza con le caratteristiche dell’annata 2017 nell’espressione varietale della Falanghina del Sannio».

«Si tratta di un giudizio particolarmente soddisfacente, che migliora – dichiara il presidente del Consorzio, Libero Rillo -il punteggio assegnato alla vendemmia precedente della stessa denominazione, che si attestò sul giudizio di 86/100. Un sensibile miglioramento qualitativo, segnale della sempre maggiore attenzione messa in campo dai produttori sanniti, anche in considerazione del fatto che la vendemmia 2017 era stata frutto di una delle estati più siccitose degli ultimi 15 anni.  Il risultato ottenuto denota, quindi, una sempre più attenta gestione delle vigne».

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