Sono due i vini da Gran Medaglia d’Oro che hanno ottenuto il massimo punteggio di 95/100 al concorso enologico internazionale “La Selezione del Sindaco” che l’Associazione Città del Vino ha organizzato presso l’Enoteca Regionale di Canelli (Asti) dal 31 maggio al 3 giugno. Sono il vino liquoroso portoghese Malo Moscatel de Setúbal 5 Anos dell’azienda Malo Wines di Setùbal, annata 2013 dell’omonima denominazione, vitigno 100% Moscatel Graudo; e il vino dolce austriaco Chardonnay Trockenbeerenauslese 2008 dell’azienda Weinhandel Rudolf Payer di Apleton, nel Burgerland.
Invece la prima Gran Medaglia d’Oro italiana va al passito 2015 Valle d’Aosta Doc Chambave Moscato Flétri dell’azienda La Vrille di Herviè Danile Deguillame, del Comune di Verrayes, che ha ottenuto 94,8/100.
Complessivamente sono 33 le Gran Medaglie d’Oro assegnate (19 all’Italia); 221 le Medaglie d’Oro e 136 le Medaglie d’Argento, per un totale di 391 vini premiati, il 30% dei 1.299 vini presentati da circa 500 cantine partecipanti. Apre la serie delle Medaglie d’Oro il vino rosso Acantos Toscana Igt 2014 (Syrah 60% come vitigno principale) dell’azienda agricola Montebelli di Caldana (Grosseto) con il punteggio di 91,2/100; primo tra le Medaglie d’Argento è invece il Barolo Docg Luigi Bosca 2013 di Canelli (86,8/100)
Da notare che l’Abruzzo è la regione italiana che conquista 4 Gran Medaglie d’Oro su un totale di 22, oltre a 12 d’Oro e 6 d’Argento, posizionandosi al vertice della qualità “certificata” dal concorso. In questa speciale graduatoria segue la Sicilia (3 Gran Medaglie d’Oro; 12 d’Oro e 16 d’Argento). La regione italiana più medagliata è il Veneto, con 43 medaglie, seguita dalla Sicilia (31), Piemonte (28), Toscana (27). A seguire 19 alla Puglia, 22 all’Abruzzo, 14 alla Campania, 15 in Sardegna, 12 in Emilia Romagna, 10 in Trentino Alto Adige, 8 in Liguria, 8 in Valle d’Aosta, 7 in Calabria, 6 al Lazio, 5 al Friuli Venezia Giulia, 5 in Umbria, 4 in Basilicata, 3 nelle Marche, 3 in Molise e 1 in Lombardia.
La classifica per Paesi vede l’Italia al vertice con 271 medaglie: poi 111 al Portogallo, 2 in Austria, 2 in Brasile, 2 in Azerbaijan, 2 in Germania, 1 in Francia. Il Portogallo, dopo l’Italia, è la nazione che più rappresentata; questo anche in virtù della collaborazione avviata ormai da anni tra Città del Vino e l’analoga associazione portoghese AMPV, Associação de Municípios Portugueses do Vinho. Dei 111 vini portoghesi premiati, per 12 sono Gran Medaglia d’Oro, 73 d’Oro e 26 d’Argento.
Il sistema di votazione calcola in automatico il punteggio medio in centesimi, scartando il voto più alto e il più basso, come impone il regolamento generale dell’OIV, Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, che tra le norme prevede che possano essere premiati solo il 30% dei vini in gara. Così pur avendo ottenuto un ottimo punteggio, molti vini che potenzialmente avrebbero aspirato a una Medaglia d’Argento restano fuori dalla premiazione. Infatti, se il punteggio minimo per ottenere l’argento – da regolamento del concorso – è compreso tra 82 e 86 punti, quest’anno l’alto numero di Gran Medaglie e, soprattutto, di Medaglie d’Oro ha limitato, scendendo in graduatoria, il numero di Medaglie d’Argento. Ecco spiegato perché molti vini, per altro apprezzati dalle commissioni internazionali, restano fuori dal medagliere. Tuttavia le Città del Vino consegneranno ai vini “esclusi”, con punteggio da 82 a 86 centesimi, un attestato di benemerenza.
Il Concorso ha visto la partecipazione di 84 Commissari internazionali (provenienti da Cina, Francia, Corea del Sud, Portogallo, Spagna, Germania, Inghilterra, Azerbaijan, Grecia, Romania, Slovacchia, Brasile, Russia, Lussemburgo, Austria, che hanno potuto valutare i vini utilizzando il nuovo sistema di valutazione tramite tablet (bandita definitivamente carta e penna!), elaborato per conto di Città del Vino dalla società Connectis di Prato.