Il Gruppo Collis, di Monteforte D’Alpone (VR), nell’ambito delle strategie aziendali legate allo sviluppo dell’innovazione, in piena sintonia con le Cantine Vitevis, Società Cooperativa Agricola di Montecchio Maggiore (VI) e Viticoltori Veneto Orientale Aziende Agricole S.R.L, di Salgareda (TV), investe 1,4 MLN di € in 3 anni con l’intento di testare ed introdurre protocolli innovativi di sostenibilità viticola.
Il Gruppo Collis, leader nel panorama produttivo vitivinicolo veneto, con più di 2.200 soci viticoltori, che curano oltre 6.400 ettari di vigneto distribuiti in tutto il Veneto, ha infatti ottenuto dal Programma P.O.R F.E.S.R 2014-2020 Regione Veneto (Bando per il sostegno a progetti di R&S sviluppati dai Distretti Industriali e dalle Reti Innovative Regionali -DGR n.1139 del 19.07.2017, Asse 1, Priorità 1B, Azione 1.1.4) il finanziamento del Progetto di sviluppo denominato VIT-VIVE.
Le attività previste dal Progetto sono rivolte ad introdurre, in collaborazione con il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, sede di Conegliano (TV), e le Università del Veneto, modalità produttive viticole che saranno inserite in protocolli agronomici da applicare sperimentalmente su una superficie di iniziali 100 ettari.
Un primo protocollo agronomico è finalizzato alla definizione di linee innovative di difesa da malattie e fitofagi da sperimentare su parcelle pilota e alla conseguente riduzione tendenziale dell’impatto ambientale causato da prodotti fitosanitari. Un ulteriore protocollo d’azione è focalizzato su tre linee di intervento orientate alla mitigazione degli impatti del cambiamento climatico sulla qualità delle uve.
Una prima linea di intervento si sostanzierà nell’impostazione di stazioni di monitoraggio dei consumi idrici, nonché sulla progettazione di Decision Support System (DSS) e di impianti irrigui per la caratterizzazione dei consumi idrici del vigneto. Una seconda linea di intervento coinciderà con lo sviluppo di tecniche di accumulo e di tutela della sostanza organica nel terreno. Una terza linea d’intervento prevedrà lo sviluppo di tecniche innovative di gestione della chioma. Una volta perfezionati, i protocolli saranno estesi a tutte le aziende che compongono la base sociale.