I 220 soci viticoltori sono i protagonisti della produzione vinicola che ha reso Cantina Bolzano un riferimento per l’Alto Adige. Con l’obiettivo di produrre vini di eccellenza, nel 1988 è nato il Progetto Qualità, un programma di valorizzazione dei vigneti che ogni anno permette alla cantina di ricevere riconoscimenti nazionali ed internazionali.
“Ogni vitigno, ha le proprie peculiarità ma soprattutto delle esigenze che dobbiamo rispettare se vogliamo ottenere delle uve di qualità superiore”. Le parole dell’enologo Stephan Filippi, che durante l’ultima edizione di Vinitaly ha ricevuto il “Premio Cangrande ai Benemeriti della Vitivinicoltura”, esprimono la filosofia produttiva di Cantina Bolzano: rispetto e valorizzazione dei vitigni per ottenere uve eccellenti e produrre vini esemplari. Con questo obiettivo 30 anni fa si è dato vita al Progetto Qualità, un programma che segue tutte le fasi di produzione, con uno speciale riguardo al lavoro in vigna. Nato per la realizzazione del Lagrein Riserva Taber, che negli anni ha ottenuto per 18 volte i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso, il progetto è stato ampliato fino ad includere la produzione di tutta la linea delle Riserve e della linea dei Cru.
Il vino buono fatto in vigna dalle persone
Il progetto coinvolge 83 viticoltori, proprietari di 118 ettari di vigneti che rispondono a rigidi standard di qualità in termini di posizione, terreni, densità d’impianto ed età delle vigne. Anche le rese devono essere molto basse per garantire una maggiore qualità: si parte da una resa massima di 70 ettolitri/ettaro per arrivare ai 49 ettolitri/ettaro richiesti per la produzione di Cabernet e Pinot nero. I viticoltori si riuniscono periodicamente in focus group guidati dall’enologo Filippi e da una commissione di tecnici. Durante gli incontri si discute l’avanzamento del progetto, si tirano le fila e si valutano i risultati degli anni precedenti delineando anche gli obiettivi per il futuro. “Assieme ai soci, degustiamo i vini dei diversi produttori dell’Alto Adige e di altre zone di produzione per capire dove siamo posizionati e come possiamo migliorare. Sono momenti di grande formazione e crescita”, continua Filippi.
Lo staff tecnico della cantina supporta in modo continuativo i soci, con sopralluoghi in vigneto per verificare l’andamento della produzione e monitorare il raggiungimento degli obiettivi. Il vino buono si fa in vigna ma anche vendemmia e vinificazione seguono delle regole ben precise: le uve vengono selezionate, raccolte e vinificate delicatamente per rispettare le caratteristiche di ciascun vitigno. Il Progetto Qualità verrà perfezionato anche grazie all’aumento dello spazio di lavoro previsto nel nuovo edificio produttivo che consentirà di valorizzare maggiormente le caratteristiche delle selezioni e di lavorare i vari Cru in serbatoi separati.
Il mestiere del vignaiolo
Un elemento distintivo della Cantina Produttori di Bolzano e un grande punto di forza per il Progetto Qualità, risiede nel fatto che l’80% dei soci si dedica in modo esclusivo alla cura dei vigneti e alla produzione di uva. Sono agricoltori dediti alla viticultura da generazioni e questo profondo legame con la terra si riflette sicuramente nella qualità dei vini. I soci coltivano 350 ettari di vigneto tra i 200 e i 900 metri di altitudine e con mani esperte e grande passione, producono anno dopo anno eccellenze vinicole premiate e riconosciute.