È stata presentata domenica al Vinitaly, nello spazio istituzionale della regione Sardegna, la 5° edizione di Wine and Sardinia, concorso enologico promosso dalla Pro Loco di Sorgono (Nuoro) che in questi anni si distinto per la qualità dell’organizzazione e la professionalità dei giurati che di volta in volta si sono succeduti. Federico Graziani, Roberto Cipresso, Monia Ravagli, Ruben Larentis, Salvo Foti, Nico Danesi, Luca Roagna, Flavio Faliva, Sergio Molino, Harald Schraffl, sono alcuni dei prestigiosi enologi che nelle prime quattro edizioni hanno prestato il loro palato la loro professionalità alla valutazione dei vini sardi.
L’edizione di questo anno già annuncia una compagine di tecnici di assoluto pregio: Luca D’Attoma, toscano, presidente della giuria fondatore della Wine Evolution Consulting, società che offre consulenze enologiche a importanti produttori nazionali e internazionali; Emiliano Falsini, enologo toscano, consulente per molti progetti dislocati in varie regioni italiane di pregio e Andrea Moser, enologo per la cantina altoatesina Kaltern, tra le migliori cantine sociali d’Italia.
Un terzetto di esperti fama internazionale che alla fine di luglio si ritroverà a Sorgono, nel centro esatto della Sardegna, nel Mandrolisai, per assaggiare il meglio della produzione vinicola sarda assieme ai giornalisti Marco Pozzali e Pierluigi Gorgoni.
“Wine and Sardinia, iniziativa che sta decollando nella nostra regione grazie ai giovani che stanno entrando in questo bel mondo, con una presenza femminile in crescita e un ricambio generazionale necessario nel mondo dell’agricoltura” questo il commento dell’Assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, presente alla conferenza stampa. Caria ha ricordato i riconoscimenti ottenuti dalle produzioni sarde nell’edizione 2018 di Vinitaly “questi risultati danno il segno di una grande crescita nella qualità dei nostri vini e della capacità di aggregazione di questo mondo che va sempre più avanti facendoci ben sperare per le prospettive di ingresso in mercati nazionali e internazionali. Complimenti a chi lavora nel primario, a chi opera sotto il profilo tecnico nella trasformazione e nell’organizzazione delle aziende e complimenti a chi promuove iniziative come quella presentata oggi (15 aprile, n.d.r.), che sono da stimolo per tutti gli operatori del comparto e anche per le politiche attuate a livello regionale e nazionale”.
“Ci pare interessante la prospettiva di poter portare la mission della nostra associazione in questa manifestazione che rappresenta un polo importante per la viticoltura sarda – ha commentato Antonio Furesi della sezione sarda dell’Associazione italiana sommelier (AIS) tracciando le linee di collaborazione con Wine and Sardinia – Nell’ambito delle attività che proporremo agli organizzatori, la prospettiva sarà sicuramente quella di organizzare degustazioni e produrre sinergie tra noi e le cantine che parteciperanno all’evento per garantire la massima diffusione della conoscenza dei territori, dei vini e della Sardegna in genere.”
Anche Luca D’Attoma è intervenuto alla presentazione del concorso con grande entusiasmo pronto a tuffarsi in quella che definisce “una nuova esplorazione”. Pierluigi Gorgoni ha invece posto l’accento sulle peculiarità dell’Isola: “La Sardegna riserva alcuni tesori viticoli ancora poco noti, nascosti, ma capaci di sovvertire le gerarchie enologiche internazionali. Il Mandrolisai è la prima di queste terre ed è bellissimo trovarsi lì per assaggiare vini provenienti da ogni angolo dell’isola, respirando una passione per il vino che è di tutti gli abitanti di questo luogo.”
“La Sardegna riserva alcuni tesori viticoli ancora poco noti, nascosti, ma capaci di sovvertire le gerarchie enologiche internazionali. Il Mandrolisai è la prima di queste terre” Pierluigi Gorgoni, giornalista, giurato Wine and Sardinia.