Un anno di affermazioni per Torre Ospina

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Quintino Manco

Tempo di bilanci a Torre Ospina. Il Tenuta Vignali Negroamaro Salento Igt 2015 è “Vino da non perdere” per la Guida Vinibuoni d’Italia 2018 del Touring Club, che così lo descrive: “Ottimo questo Negroamaro, aderente al territorio come pochi. Ammiccante al gusto con sentori di tabacco e cuoio dolce. Spezie e frutto nei profumi”.

La guida Bibenda 2018, della Fondazione Italiana Sommelier, dedica invece una scheda molto bella al progetto qualitativo di Torre Ospina: “Dodici ettari che si estendono nella parte più meridionale del Salento, vicino a Capo di Leuca. Godono di un clima particolarmente favorevole, le brezze marine favoriscono un’escursione termica giorno-notte e le Serre Salentine fanno da scudo ai venti del nord. Terreni fertili composti da argilla, tufo e sabbia, vengono chiamati anche “conche d’oro” proprio per questa peculiarità. Dei veri e propri cru: Otanari, Vignali, Coloni, Vora e Vigne […] una particolarità che ci piace segnalare: per rendere nota la tracciabilità di ogni bottiglia nella retroetichetta sono riprodotti i mappali di provenienza. La degustazione che ci ha mostrato vini ben fatti, con una buona personalità e un deciso attaccamento al terroir. Freschi, giovani ma con un convincente potenziale di crescita. Tra tutti l’Otanari 2015, Negroamaro in purezza, dedicato da Quintino all’amato nonno, ha mostrato un equilibrio e una struttura ben fatta da sottolineare. Avanti così!” E poi premia con Quattro Grappoli: l’Otanari (“rubino scuro, profondo. Propone al naso un ampio ventaglio profumato di amarene, lamponi e ribes, poi terra bagnata, tabacco dolce”) e il Tenuta Vora (“compatto rubino, Evidenti sentori di confettura di visciole, poi mirto, cardamomo e erbe di campo, note balsamiche”) e con Tre Grappoli: il Tenuta Vigne, il Tenuta Coloni e il Tenuta Vignali.

Nel 2017, Torre Ospina si è meritata un altro importantissimo riconoscimento, Gianni e Paola Mura sul Venerdì di Repubblica hanno dedicato un articolo ai Vini della giovane azienda di Racale. Alla mitica coppia della critica enogastronomica sono piaciute tutte le etichette della cantina di Racale, e a proposito del Rosato Tenuta Vigne hanno scritto: “Un negroamaro rosato nutrito di ricordi, dai profumi che intrecciano frutti rossi e fiori. All’assaggio è fragrante, sapido, agrumato, con piacevole mineralità”.

Torre Ospina negli ultimi anni si è messa in mostra destando l’attenzione di critici e appassionati in varie degustazioni e fiere, dal Vinitaly a CastroWine, e anche in eventi come “Chef to the future” (assieme al Ristorante Lilith) a cura di SlowFood Lecce.

Quintino Manco, commenta: “Un ottimo 2017, sono riconoscimenti che ci spronano a fare ancora meglio… e con le belle uve dell’ultima vendemmia, con Giuseppe Pizzolante Leuzzi, il nostro enologo, abbiamo pensato a un nuovo vino, una nuova etichetta, di cui ancora non anticipiamo ancora nulla! Intanto auguriamo Buone feste e buoni brindisi a tutti. Che cantino i calici!”.

www.torreospina.it

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