“Quella del 2017 è stata una vendemmia difficile in Salento, che ha messo a dura prova i vigneti, con un calo produttivo di circa il 30%. A differenza di altre annate siccitose, il 2017 ha avuto la particolarità della grande nevicata di gennaio e il caldo estivo eccessivo e prolungato. La qualità però non subirà contraccolpi, anzi la particolarità ci darà l’opportunità di un salto migliorativo”, così ne parla Giuseppe Pizzolante Leuzzi, enologo dell’azienda Torre Ospina. E Quintino Manco, il giovane produttore che la conduce aggiunge: “Anche la gelata di marzo – bloccando la crescita – ha influito molto sull’annata. Grazie a un lavoro di accorta potatura e essenziale irrigazione d’emergenza contro lo stress idrico, siamo riusciti ad avere un’uva integra – seppur con grappoli più piccoli rispetto alle altre annate – e soprattutto sanissima, senza muffe. Con queste belle uve abbiamo pensato a un nuovo vino, una nuova etichetta, di cui ancora non anticipiamo nulla!”
I vini dell’Azienda Torre Ospina di Racale si sono meritati un articolo di Gianni e Paola Mura sul Venerdì di Repubblica. Un gran bel risultato per Quintino Manco, che da qualche anno conduce l’azienda ereditata dal nonno paterno. Gianni e Paola Mura – a cui sono piaciute tutte le etichette della cantina di Racale – a proposito del Rosato Tenuta Vigne hanno scritto: “Un negroamaro rosato nutrito di ricordi, dai profumi che intrecciano frutti rossi e fiori. All’assaggio è fragrante, sapido, agrumato, con piacevole mineralità”.
Torre Ospina negli ultimi anni si è messa in mostra destando l’attenzione di critici e appassionati in varie degustazioni e fiere, dal Vinitaly a CastroWine, e anche in eventi come “Chef to the future” (assieme al Ristorante Lilith e allo chef Matteo Romano) a cura di SlowFood Lecce.