Il mondo delle Doc e delle Docg è un grande contenitore di territori, e come detto dal senatore Dario Stefàno «andrebbe rivisitato», ma forse proprio il Rosato avrebbe bisogno di una doc dedicata che lo possa liberare dall’essere una moda, facendogli fare il salto di qualità che merita.
Ma delle valutazioni in assenza di un osservatorio nazionale del vino non sono agevoli. Ecco che i numeri, allora, sono arrivati dalla banca dati di Tannico uno dei leader italiani nella vendita on-line. Un osservatorio privilegiato che conta su più di 1 milione e 700 mila utenti per un volume di 1 milione di bottiglie vendute con 50mila clienti registrati.
«Grazie a Tannico Intelligence – ha spiegato nel corso del convegno Marco Magnacavallo – è possibile stigmatizzare un andamento e targhettizzarlo. Una vendita, quella dei rosati, che inizia a liberarsi dalla naturale stagionalità e che registra un picco di vendite per i vini di Provenza (20%) ai quali seguono proprio quelli della Puglia (17%); a seguire Sicilia (14%), Abruzzo (11%), Sardegna e alto Adige (9%), Lombardia e Toscana all’8% e fanalino di coda la Campania con il 4%. I rosati, sempre dallo studio dei dati di Tannico, sono il vino delle fasce più adulte. Lo acquistato poco i più giovani mentre è più presente nel carrello virtuale di chi ha più di 55 anni».
Diverso, invece, l’impatto sulle tavole dei ristoranti, dove secondo l’esperienza di Enrico Pierri, titolare del noto ristorante Il San Lorenzo di Roma, «sono i giovani dai 30 ai 35 anni a spendere più denaro per acquistare una bottiglia di vino importante, perché acquistano ciò che conoscono».
E ha chiosato Massimo Maccianti, direttore generale di Vino & Design «se il mercato non conosce un vino è perché il produttore non conosce il mercato». Ma da cosa dipende l’acquisto di una bottiglia? A spiegarlo il professor Vincenzo Russo dello Iulm di Milano che sulle emozioni che provoca un vino ci ha fondato i suoi studi universitari. «La decisione di acquisto di una marca di vino in enoteca, al supermercato, al ristorante o sul web – ha detto il professor Russo – è guidata spesso da “scorciatoie”, ovvero da esperienze pregresse o da meccanismi di facilitazione della decisione (la marca, il prezzo, l’etichetta, la bottiglia)».
Da dove ripartire allora? «Colore, bottiglia etichetta» ha suggerito Pierri e un giusto equilibrio tra corretti investimenti sulla comunicazione senza perdere una antica tradizione che però deve imparare a leggere l’evoluzione del mercato e i suoi target di riferimento.
Il programma
Sabato 10 giugno Il Castello Carlo V di Lecce ospita l’ultima giornata della quarta edizione di Roséxpo, il salone internazionale dei vini rosati nato da un’idea di deGusto Salento, l’associazione leccese dei produttori di Negroamaro.
Dalle 18.30 a mezzanotte apertura dei banchi d’assaggio a cura dell’Associazione italiana sommelier al primo piano del Castello Carlo V ci saranno i banchi d’assaggio in collaborazione con l’AIS. Sono oltre 180 quest’anno, le etichette in degustazione tra vini nazionali ed esteri. In programma per i wine lover seminari e approfondimenti, degustazione ma anche food con prodotti tipici, arte, musica, moda.
Il Giardino Rosé nel cortile del Castello, che sarà arricchito dalle installazioni artistiche con le luminarie, diversi punti food, sarà possibile degustare sigari toscani a cura dell’associazione del sigaro toscano. Per tutta la serata in scena il live “Odi Et Amo” in compagnia della cantante salentina Carla Petrachi e Andrea Luperto alle percussioni, per uno show ricco di energia e passione. La Petrachi, pianista classica e jazz, cantante e musicista eclettica, con il suo inconfondibile stile rielabora alcuni brani storici di artisti del calibro di Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Renato Carosone e ancora Capossela, Buscaglione, Gaber, U2, Cindy Lauper e tanti altri.
Ad arricchire ulteriormente il live della cantante ci sarà Andrea Luperto con le sue percussioni. Il concerto è un crescendo di ritmi e passioni, capace di far assaporare vari stili e sonorità: dalla musica d’autore italiana e straniera al jazz, dal tango alla bossa. Un percorso sonoro da vivere, cantare ed ascoltare grazie ad alcuni brani che fanno parte del repertorio musicale di ognuno di noi. Sempre nel cortile del Castello spazio dedicato a #Instantanee, l’angolo photobooth con foto instantanee polaroid. Puoi farti fotografare solo con un buon bicchiere di #rosato.
FOOD
Sarà nel segno della tipicità il food della IV edizione di Roséxpo, ma per nulla scontato. Sì, perché se le materie prime raccontano la tradizione della tavola salentina in abbinamento ai rosati, l’offerta degli ingredienti sarà assolutamente originale e combinata al carattere innovativo delle tre aziende selezionate per il Salone Internazionale dei Vini Rosati.
Assaggi di formaggi, salumi di pesce, panini farciti di verdure e carni: queste le proposte food di Masseria Cinque Santi, di Offschina e di Mamma Elvira Alla Scisa per stuzzicare le papille dei winelover di Roséxpo al Castello Carlo V. All’ingrediente di base, ogni azienda aggiunge un pizzico di originalità per lasciare un indelebile ricordo gustativo. Così è per Masseria Cinque Santi, azienda bio da tre generazioni e masseria didattica, che trasforma il latte di animali del proprio allevamento in formaggi arricchiti di note di “negroamaro, oppure alloro, o fieno, o mirto”.
Che dire poi del pesce che trova nuova forma e dimensione di sapore nei salumi di Offschina, salumeria ittica di Puglia e fucina di idee gastronomiche. Per finire ai “panini ignoranti”, verace food in versione street style di Mamma Elvira alla Scisa, paninoteca di nuova nascita che si fa interprete dell’identità gastronomica pugliese con sfiziosi ripieni di pezzetti di cavallo al sugo, oppure bombette di Martina Franca cotte con cipolla e vino rosato, oppure ancora scamorza e cicoriella e crema di pomodoro scattariciato.
PARTNERSHIP E NOVITA’ 2017
Per la quarta edizione confermate le partnership nazionali con Slow Wine, Ais e internazionali come il Concours mondial de Bruxelles.
Novità 2017 è la collaborazione avviata con lo IULM, con il dipartimento di Neuroscienze che a Lecce presenterà i risultati di una ricerca che lega la percezione neurologica dell’etichetta di un vino all’efficacia commerciale che quel prodotto possa assumere poi sul mercato. Si parlerà del ruolo strategico della sala e della percezione che il consumatore finale ha dei vini rosati cercando di trovare strategie per favorire e incentivarne il consumo.
Quest’anno ai banchi d’assaggio anche le aziende del Consorzio Valtènesi, grazie alla partnership allacciata con deGusto Salento, ospite in occasione del decennale di Italia in Rosa (2-4 giugno a Moniga del Garda).
Altra novità 2017 è l’introduzione di MEMORvINO una soluzione innovativa che trasforma l’esperienza di ogni singola degustazione in una raccolta di informazioni Ogni partecipante a Roséxpo ritira, all’atto della registrazione all’ingresso, un bicchiere intelligente, cioè un calice con una piccola etichetta elettronica alla base. Al momento della degustazione, l’interazione tra il bicchiere ed il MEMORvINO posato su ogni tavolo, permette di registrare le informazioni relative al consumatore e al vino che è stato degustato. A fine evento si avranno dati sul numero di degustazioni e di quali vini.
SEMINARI DI DEGUSTAZIONE
Due i seminari di degustazione previsti nell’ultimo giorno del festival dei rosati condotti da Slow Wine e Ais con il coinvolgimento di autorevoli degustatori che accompagneranno i winelover nel percorso di scoperta di vini e territori.
Alle 18.30 riflettori puntati su Rosado de Espana con Giuseppe Baldassarre (relatore e componente della commissione nazionale didattica AIS), Fabrizio Miccoli (relatore AIS) e Domenico Stanzione (delegato AIS Taranto). Conclusione di tutto rispetto per Rosexpo con la verticale di Ferrari Perlé Rosé con la partecipazione di Francesco Muci e di Giuseppe Baldassarre.
Per la partecipazione ai seminari è obbligatoria la prenotazione su eventribe. Info: apertura banchi di assaggio dalle ore 18.30 alle 23.30. Ticket d’ingresso € 10.00 comprensivo di calice e pettorina – cauzione calice € 5.00.
MODA
Allestita al primo piano del Castello anche Mostre Rosé, la mostra di abiti realizzati dagli allievi dell’Istituto Cordella Fashion School a cura di Carol Cordella. La sartoria dei Cordella nasce nel 1783 a Copertino con maestro Leonardo. Oggi la tradizione familiare continua con Pino e i suoi figli: Christian, Carol e Manuel. L’Istituto di Moda Cordella nasce da una lunga esperienza familiare, di oltre 350 anni, nel campo della sartoria e della confezione. L’obiettivo primario è stato di tramandare i propri metodi di taglio e confezione a chiunque volesse intraprendere la professione di sarto e stilista. I metodi di taglio e confezione sono brevettati e firmati Pino Cordella. Il Centro Moda Cordella prepara ad entrare nel mondo del fashione del glamour da protagonista: i corsi, nati da approfondite ricerche sul campo, si propongono da strumento ideale per chi desidera disegnare e realizzare collezioni con un proprio marchio, per le industrie dell’abbigliamento, del prêt-à-porter e dell’Alta Moda.
www.rosexpo.it – www.degustosalento.it