Tradizione, cultura, identità, territorio. Rosèxpo, il salone internazionale dei vini Rosati, nato da un’idea di deGusto Salento, l’associazione leccese dei produttori di Negroamaro, è la sintesi di un’idea di un vino che è ormai una peculiarità produttiva identificativa di una storia vitivinicola consolidata.
Il vino rosato ha acquisito la sua dignità e il suo valore ed è parte integrante della vicenda vinicola italiana ed è emblema del made in Italy nel mondo.
Rosèxpo vuol essere il contenitore che amplifica una cultura contadina che sceglie la strada del futuro, è un’emozione da vivere. È un’esplosione narrativa di paesi, di tradizioni, di modalità produttive che vogliono confrontarsi, che decidono di parlare per misurarsi e per crescere. È la più accattivante manifestazione del vino in Puglia.
In principio il Negroamaro intorno al quale sui banchi d’assaggio e nei seminari di degustazione si muovono le altre esperienze di vinificazione italiane e straniere.
Ogni edizione di Rosèxpo è l’occasione per sviscerare temi dal grande impatto commerciale e di marketing e sono le degustazioni, condotte grazie alla collaborazione di partner istituzionali e autorevoli, il momento in cui vengono approfondite e vissute le diverse esperienze proposte da produttori che hanno scritto un pezzo di storia.
La quarta edizione è una conferma delle partnership nazionali con Slow Wine, Ais e internazionali come il Concour mondial de Bruxel. Novità di quest’anno è la collaborazione avviata con lo IULM, con il dipartimento di Neuroscienze che a Lecce presenterà i risultati di una ricerca che lega la percezione neurologica dell’etichetta di un vino all’efficacia commerciale che quel prodotto possa assumere poi sul mercato. Si parlerà del ruolo strategico della sala e della percezione che il consumatore finale ha dei vini rosati cercando di trovare strategie per favorire e incentivarne il consumo.
Quattro anche quest’anno i seminari di degustazione condotti da Slow Wine con Ais e con il coinvolgimento di autorevoli degustatori che accompagneranno i winelover nel percorso di scoperta di vini e territori.
Grand opening: “Rosati italiani: come migliorare l’offerta in sala e in enoteca”
L’apertura del Salone dei Rosati quest’anno è affidata a un ragionamento e a un approfondimento su come sia possibile migliorare l’offerta in sala e in enoteca. «Ci eravamo lasciati lo scorso anno con una riflessione – spiega Ilaria Donateo che di deGusto Salento è presidente. Proprio nel corso dell’ultima degustazione tecnica dei rosati tenuta da Francesco Muci si evidenziò la superiorità francese nel promuovere un vino che oltralpe è diventato identità dell’intero Paese e di uno stile di vita, mentre in Italia stenta a imporre la propria personalità sul mercato e nelle carte vini dei ristoranti. Ecco, proprio da dove avevamo interrotto abbiamo voluto riprendere la discussione per provare a far chiarezza sullo stato del mercato e sulle possibili prospettive».
Si parlerà, infatti, di “Rosati italiani: come migliorare l’offerta in sala e in enoteca” nel convegno di apertura previsto giovedì 8 giugno alle 18,00 alla Masseria San Lorenzo a Lecce alla presenza di autorevoli player del mondo del vino, personaggi che ricoprono ruoli e posizioni con una visuale d’insieme che può sicuramente dare una traccia e un utile strumento ai produttori. Saranno Francesco Muci (Curatore guida Slow Wine Puglia) e Federica Sgrazzutti (consulente comunicazione food & wine) a condurre e moderare la discussione alla quale prenderanno parte Karin Meriot (Responsabile Councorse Mondial de Bruxelles), Massimo Maccianti (direttore Commerciale Vino&Design), Vincenzo Russo (docente e responsabile del master in Food&Wine dello IULM – Milano), Enrico Pierri (ristorante Il San Lorenzo – Roma), Marco Magnacavallo (Amministratore Delegato di Tannico).
Seminari di degustazione
Quattro i seminari di degustazione previsti nei due giorni del festival dei rosati e organizzate con la collaborazione di Slow Wine e di Ais.
I primi due appuntamenti sono per il 9 giugno. Si comincia con Questione di metodo: Letrari sta a Trento doc come Dubl sta ad Aglianico, un percorso in verticale tra la tradizione e la modernità del metodo classico rosè con la partecipazione di Lucia Letrari e di Federico Graziani per Feudi di San Gregorio e con la guida nel percorso nel calice di Luciano Pignataro (giornalista de Il Mattino e ideatore del Blog Luciano Pignataro Wine Blog), Francesco Muci (curatore guida Slow Wine Puglia) e Fabio Giavedoni (responsabile nazionale Slow Wine).
A seguire, con inizio alle 20,30, ci si sposterà in altri territori, per un confronto che indaga sulle interpretazioni di rosato dalla Valtenesi alla Provenza e con la partecipazione di Mattia Vezzola (Vice Presidente Consorzio Valtenesi), Carlo Alberto Panont, Francesco Muci e Fabio Giavedoni.
Il 10 giugno riflettori puntati su Rosado de Espana con Giuseppe Baldassarre (relatore e componente della commissione nazionale didattica AIS), Fabrizio Miccoli (relatore AIS) e Domenico Stanzione (delegato AIS Taranto). Conclusione di tutto rispetto per Rosexpo con la verticale di Ferrari Perlè Rosè con la partecipazione di Francesco Muci e di Giuseppe Baldassarre.
Per la partecipazione ai seminari è obbligatoria la prenotazione su eventribe.
Giardino rosè
Il taglio del nastro del quarto salone dei rosati, anche per questa edizione al Castello Carlo V, è previsto per venerdì 9 giugno alle 18,30. Alla presenza delle autorità locali sarà quest’anno il turno di Marina Cvetic rivestire il ruolo di madrina.
Subito dopo, l’apertura dei banchi d’assaggio a cura dell’Associazione italiana sommelier e l’opening del Giardino Rosè che sarà arricchito dalle installazioni artistiche con le luminarie. Nel ventre più accogliente del Castello Carlo V a Lecce sono previsti diversi punti food, sarà possibile degustare sigari toscani a cura dell’associazione del sigaro toscano, è prevista la performance musicale di Carla Petrachi e Andrea Luperto.
Al primo piano del Castello Carlo V ci saranno i banchi d’assaggi in collaborazione con l’AIS. Anche quest’anno moltissime le etichette in degustazione e diverse le provenienze.
Identità e territorio: appuntamento all’hotel President a Lecce
«Rosexpo sarà l’occasione per raccontare alla stampa specializzata la storia della nostra regione vitivinicola attraverso il lavoro dei produttori che ormai da alcuni anni hanno scommesso su un nuovo modo di stare insieme». Ilaria Donateo è soddisfatta nel sottolineare come deGusto Salento continui ad essere un elemento distintivo nel panorama associativo. Fare rete non è solo un contenitore vuoto, ma è la sostanziale volontà di sedici aziende, Apollonio, Bonsegna, Calitro, Cantele, Cantina Fiorentino, Castel di Salve, Castello Monaci, Conti Zecca, Garofano Vigneti e Cantine, Marulli, Michele Caló e figli, Romaldo Greco, Rosa del Golfo, Santi Dimitri, Tenute Rubino, Vallone Vetrere, Vigneti Reale, che hanno avviato un percorso in comune con l’obiettivo di spingere sul marketing condiviso e sulla promozione del brand dei rosati.
Uno studio dell’agenzia IWSR, International wine and spirit research, come riportato in una nota di Slow wine, ha evidenziato come su 125 mercati studiati, nonostante si siano registrati dei lievi cali nel consumo del vino, i rosati continuano a guadagnare consenso. Sarà questo, dunque, il punto di partenza per fondare il BtoB tra addetti ai lavori e le aziende aderenti a deGusto Salento che sarà ospitato dalle eleganti sale dell’hotel President nel cuore della città barocca.