Dopo un tempo, non lontano, in cui sono stati decisamente sottovalutati, se non addirittura denigrati, i vini rosati sembrano vivere il loro riscatto. Richiestissimi per l’aperitivo e finalmente apprezzati insieme a menù di pesce. Profumati, freschi, dai colori suadenti come I Balzini Pink Label.
“Vorrei un vino che avesse il colore del tramonto sui nostri vigneti”. Da questa frase di Antonella D’Isanto, proprietaria de I Balzini a Barberino Val d’Elsa, alla sua enologa Barbara Tamburini, nasce I Balzini Pink Label. E solo due donne potevano insieme concepire e sviluppare un vino che coniugasse la consistenza dei rossi con caratteristiche cromatiche così precise: profumi floreali e fruttati intensi e sentori che spaziano dalle fragoline di bosco a miele millefiori.
Vino rosato non da salasso ma da uve rosse vinificate in bianco, I Balzini Pink Label nella sua annata 2016 non è passato inosservato e proprio in Francia, dove i rosati sono da sempre amati e apprezzati, si è aggiudicato la Medaglia d’Oro al Concorso Moundial des Feminalise, concorso di vini unico nel suo genere, dove le degustatrici sono solo operatrici del settore ed esperte, circa 700 donne che nell’edizione 2017 hanno degustato quasi 4000 vini.
E per la sua prima apparizione ufficiale I Balzini Pink Label 2016 sceglie l’evento, organizzato dalla Delegazione Campania dell’Associazione Donne del Vino, Sorrento Rosé il primo festival dei vini rosati che sarà ospitato dal 12 al 14 maggio nella Penisola Sorrentina. Tre giorni durante i quali i vini rosati saranno protagonisti nei ristoranti, nelle pizzerie e nei wine bar del centro di Sorrento. Nel programma anche tavole rotonde, chiacchierate con le produttrici, banchi d’assaggio con oltre 100 etichette da tutta Italia e dall’estero.
www.ibalzini.it