Per il quinto anno consecutivo viene riproposto il concorso giornalistico “Il Bursôn e il suo territorio”, organizzato dal “Consorzio Il Bagnacavallo” (RA). Obiettivo del concorso: premiare i migliori articoli editi (su carta stampata e online, anche su testate non registrate) e/o servizi radio e tv andati in onda, che hanno come protagonista il vino Bursôn e l’Uva Longanesi.
C’è tempo fino al 31 agosto 2017 per partecipare al concorso inviando articoli pubblicati dal 1 ottobre 2016 al 30 agosto 2017 o i servizi radio/tv andati in onda nello stesso periodo. La partecipazione è gratuita e vi possono concorrere giornalisti, pubblicisti, blogger anche non iscritti all’ordine dei giornalisti, purché di età superiore ai 18 anni.
I lavori possono essere inviati via posta al Consorzio Il Bagnacavallo, Via Ungaretti 1, Villanova di Bagnacavallo (RA) c/o Ecomuseo delle Erbe Palustri, oppure via mail a consorzioilbagnacavallo@gmail.com, specificando in entrambi i casi: “Concorso giornalistico Premio Burson, Edizione 2017”.
Interessanti i premi messi a disposizione per vincitori. Il 1° qualificato si aggiudicherà una targa-gioiello creato appositamente dall’orafo Paolo Ponzi e 60 bottiglie di Bursôn Etichetta Nera, per un valore complessivo di € 1.500; il 2° qualificato 60 bottiglie di Bursôn Etichetta Nera del valore complessivo di € 1.000; mentre al Premio speciale della giuria dei produttori verranno consegnate 30 bottiglie di Bursôn etichetta nera del valore di € 500. La cerimonia di premiazione avverrà nel mese di settembre 2017.
Per informazioni: Consorzio Il Bagnacavallo, tel. 0545 61632 consorzioilbagnacavallo@gmail.com
Il bando integrale del concorso è consultabile sul sito www.consorzioilbagnacavallo.it.
La storia dell’Uva Longanesi nasce da una felice intuizione di Antonio Longanesi, soprannominato “Bursôn”. Classe 1921, nasce a Boncellino, nel comune di Bagnacavallo (RA). Antonio, amante della caccia, era solito trascorrere le giornate invernali in un capanno situato nei pressi di un una quercia, sulla quale si arrampicava una vite selvatica. Una vite sconosciuta che lo incuriosisce per la dolcezza dell’uva e la capacità di rimanere sana fino a tardo autunno. Con grande stupore scoprì anche che l’uva era in grado di dare un vino rosso di ben 14 gradi alcolici. La nascita del vino “Bursôn”, così com’è conosciuto oggi, è però datata 1996, quando l’enologo Sergio Ragazzini e l’amico Roberto Ercolani (viticoltore), entrambi di Bagnacavallo, decidono di creare un “grande vino rosso di pianura” di lungo invecchiamento. Il primo anno, quasi per scommessa, producono 780 bottiglie. Poi prove, analisi e il grande desiderio di far riconoscere quest’uva unica e la volontà di dare vita a un Consorzio che nascerà nel 1999. Nel 2000 grazie agli studi del CRPV di Tebano e delle analisi del DNA svolte all’Istituto di San Michele all’Adige, l’uva salvata da Antonio Longanesi viene iscritta al Registro delle Varietà da vino con il nome di “Uva Longanesi”. Il nome del vino, “Bursôn”, è stato depositato e registrato a tutela della sua tipicità dal Consorzio “Il Bagnacavallo”. Questa vite e il suo vino sono così legate in modo indissolubile al territorio di Bagnacavallo e alla pianura romagnola limitrofa.