Si è appena conclusa la rassegna veronese che, per il settore vitivinicolo italiano in generale e ligure in particolare, ha rappresentato una conferma del trend in atto negli ultimi anni: consumi generalmente in calo a fronte di una qualità in forte crescita. Si beve meno, ma meglio, aspetto che per la Liguria, strutturalmente costituita da tante micro realtà può essere un’ottima opportunità. Un’attenzione per il mondo del vino che trova conferma anche nel crescente numero di appassionati che si avvicinano ai corsi dell’Associazione Italiana Sommelier, fino a conseguirne il diploma.
Nella sessione appena conclusa sono stati circa 120 i neo sommelier liguri, 40 dalla delegazione di Genova e più di 80 provenienti dalle altre province, che hanno ricevuto le insegne dell’Associazione nella tradizionale sede delle Cantine Berlucchi, partner storico di AIS. Un risultato premiante per AIS Liguria che ne certifica il valore didattico e formativo. Da rimarcare il profilo di chi si iscrive ai corsi: sempre più giovani, con una rappresentanza femminile forte, titolari di attività professionali di settore, ma anche molti appassionati, tutti accomunati da una ricerca di consapevolezza e conoscenza per un prodotto che diventa, oltre che di consumo, un’identità territoriale.
Un impegno in favore del vino e dei produttori regionali che si riverbera nella manifestazione di Sestri Levante, Mare&Mosto che si svolgerà il 14 e 15 maggio prossimi all’Ex Convento dell’Annunziata. Una vetrina per la produzione ligure che vedrà la partecipazione anche del Distretto di Qualità dell’Oltrepò, in qualità di ospite, per un totale di oltre 100 produttori previsti. Un padiglione sarà dedicato all’olio e alle sue eccellenze, con degustazioni, workshop e convegni, con la partecipazione di giornalisti ed esperti di settore.
Il concept di Mare&Mosto offre particolare attenzione al pubblico degli appassionati, attesi in maggioranza nella giornata di domenica e degli operatori di settore, ai quali è abitualmente rivolta la giornata di lunedì. Assaggi, confronti ma anche gastronomia, con la presenza di aree dedicate alla cucina ligure e ai piatti della tradizione: una vera “full-immersion” nell’enogastronomia regionale.