Siamo a Genova, quartiere Albaro. A cena in un tennis club frequentato da accaniti giocatori di bridge del capoluogo ligure, ecco le prime pietanze frutto della creatività di un giovane chef locale. Il menù di pesce dal ricco repertorio che la cucina rivierasca offre è l’ideale per un abbinamento con uno dei bianchi più freschi e decisi della costa di Levante. Carta dei vini alla mano, la scelta porta ad un Vermentino Colli di Luni della provincia di La Spezia. Prodotto a Castelnuovo Magra (SP), il bianco fermo gustato in abbinamento a crostacei e molluschi conditi con salse al basilico e pesto, ai ceci o patate, serviti come antipasto, si rivela a tratti legnoso, asprigno. Giusto qualche leggera nota floreale ma lontano dall’aroma fruttato tipico dei vini d’altura. Essendo un vino di riviera, pur se proveniente dall’entroterra spezzino, il Vermentino Doc 2015 si presenta nella sua veste più sincera, dal colore giallo opaco tendente al dorato – apparentemente meno brillante a causa dell’effetto distrattore della consueta patina che si forma sulla bottiglia fredda, appena tolta dal ghiaccio.
Un bianco ligure tra i migliori della riviera di Levante, che non subisce troppo la vicinanza dei forse più rinomati vini bianchi delle Cinque terre, dal Monterosso al Vernazza. Un calice di Vermentino Doc è comunque ideale accanto al pesce al forno, ombrina al trancio o pesce spada leggermente scottato in accompagnamento al risotto condito con erbe dello chef. Due tipi di pesce azzurro che fra primo piatto e secondo piatto riescono a contrastare quanto basta quell’iniziale tono un po’ aspro di questo bianco degustato durante il Carnevale genovese. Perfetto come abbinamento per gli antipasti, ma altrettanto indicato da bere vicino alla delicata carne bianca del pesce servito come secondo.
Da non dimenticare, inoltre, la stretta connessione con le aree montane della vicina Toscana, trovandosi la cantina produttrice del Vermentino Colli di Luni a metà fra mare e montagna e quasi a cavallo fra le due regioni. La Lunigiana e la valle del Magra fanno un po’ da cerniera fra le alture dell’Appennino, le Alpi marittime e la costa ligure vera e propria. Risente anche il vino dell’influsso del mare e delle brezze che dal golfo de La Spezia arrivano fin su alla zona di produzione del Vermentino Doc appena descritto. Non troppo lontano – geograficamente parlando – è il Gavi, elegante e giallo paglierino ma più adatto a formaggi locali, un vino piemontese di confine così come quelli di Ovada e del Monferrato. Nessuna sudditanza, dunque, per il Vermentino Colli di Luni, soprattutto se considerati i “vicini” un po’ più pubblicizzati ma forse ugualmente adattabili alla cucina ligure a base di pesce fresco.