Vinicola Serena rispetta i tempi per il raggiungimento dell’obiettivo dei 25 milioni di bottiglie l’anno da produrre entro il 2017, portando l’export ad essere protagonista della crescita a doppia cifra dell’azienda di Conegliano.
“Come anticipazione di fine anno – dichiara Luca Serena, export manager dell’azienda – possiamo già dichiarare che il 24% di aumento del fatturato del 2016 è stato generato dal 42% di esportazioni (erano il 30% nel 2015) e dal 58% di giro d’affari sul mercato nazionale. Il nostro traino sono le bottiglie che, oggi, superano i 20 milioni, di cui 16 milioni sono bottiglie di Spumante (delle quali ben 14 milioni sono di Prosecco tra DOC e DOCG). Ma siamo molto soddisfatti anche del nostro business tradizionale, il vino in fusti, che sul mercato nazionale cresce del 3%”.
Il mercato, sempre più sensibile alle bollicine di qualità, premia gli sforzi innovativi di un’azienda che ha appena completato un ampliamento della zona fermentazione, installando un nuovo set di autoclavi, portando a 28.000 hl la capienza complessiva (tra le prime in Italia), e un’innovativa linea per l’imbottigliamento ad alta tecnologia.
Ma anche il settore fusti ha numeri tutti in crescita: i nuovissimi monouso interamente riciclabili One Way hanno subito conquistato il favore del mercato estero, con risultati stimolanti per il futuro. In Italia invece, Serena mantiene la leadership nazionale del fusto in acciaio con 800 mila fusti l’anno venduti, pari al 30% del mercato nazionale.
“Il 2016 – continua Luca Serena – ha consolidato la nostra vocazione internazionale: a giugno siamo entrati a far parte del ristretto numero di produttori approvati, registrati e accreditati dal sistema monopolistico svedese. Ci stiamo poi muovendo su due scenari che restituiscono grandi soddisfazioni: da una parte l’est europeo, dall’altro la Francia e il resto d’Europa, con il baricentro ormai storico della Germania”.
Vinicola Serena detiene cinque linee di prodotto: al top Ville D’Arfanta, con le sue etichette di punta di DOGC Valdobbiadene Prosecco. Seguono il brand più conosciuto Terra Serena e la complementare Corte Calli; Villa Arfanta e Costaross dedicate ai prosecchi e agli spumanti. Per finire i marchi Le Vigne Verdi, per una proposta basic, e Serena che commercializza vino in fusti di acciaio, per anni core business dell’azienda.
Accanto a questi marchi occorre ricordare lo Champagne De Vilmont, etichetta che l’azienda detiene dagli anni duemila e che viene prodotta nella prestigiosa zona Premier Cru in Francia.
Nel futuro più prossimo Vinicola Serena punterà ai mercati esteri, con particolare attenzione ad alcuni Paesi che stanno restituendo grande soddisfazione, quali Polonia, Paesi Baltici, Slovacchia, Repubblica Ceca e poi Albania, Croazia e Romania per l’Europa del sud est. A questi si affiancano il tradizionale mercato tedesco, da sempre punto di riferimento per il consolidamento delle esportazioni, e poi Regno Unito, Irlanda e paesi extracomunitari come Usa, Canada, Colombia, Brasile e il Far East.
Una nota particolare va spesa per la Francia, dove Vinicola Serena sta avendo importanti riscontri anche grazie ad un’importante crescita delle vendite di Prosecco: solo con i marchi Terra Serena e Costaross sono state vendute 100.000 bottiglie nel 2016 e le previsioni parlano di 200.000 bottiglie per il 2017.