In un piccolo eremo a Romagnano, coltivato a vite dal ‘700, inizia il viaggio sensoriale ed artistico, tra Amarone della Valpolicella e Valpolicella Ripasso. E sempre da qui, prende forma l’avventura di Francesco e Michele Montresor, già alla guida di Ottella, Andrea Pernigo, giovane imprenditore appassionato e lungimirante, e Tommaso Zanini, fautore del fortunato incontro.
Venti ettari di terreno tra i 400 e i 600 metri di altitudine, tra terre incontaminate, da lavorare con rispetto. Un ambiente unico, mitigato da un clima favorevole, dove il vigneto viene salvaguardato, valorizzato e dove la sostenibilità trova terreno fertile per la produzione di un vino biologico, autoctono e di rara qualità.
Lunedì 24 ottobre, l’inaugurazione tra le magiche note della “Romanza senza parole” di Mendelsshon, suonata in convivialità dai Maestri Andrea Battistoni e Sergio Baietta. L’emozione era tangibile, per la forza autentica scaturita dalla musica e dalla personalità di queste eccellenze italiane che portano nel mondo la nostra cultura.
“Ripa della Volta – afferma Andrea Pernigo – nasce da una grande condivisione di valori e dalla convinzione che il vino abbia un’anima. La ristrutturazione della cantina ed il progetto di vinificazione, sono stati realizzati in pochi mesi, in stretta collaborazione tra le nostre famiglie, ognuna ha contribuito con la propria esperienza e professionalità”.
La struttura è adatta a seguire tutte le fasi di lavorazione, dall’appassimento in fruttaio, all’affinamento, fino alla degustazione e alla vendita. L’eleganza del territorio si traduce anche in quella che è un’etichetta d’autore, quasi a voler “vestire” la bottiglia di un nuovo ed inconfondibile spirito artistico. Il risultato è un progetto importante, in un luogo magico. Una miscela potente ed autentica, proprio come deve essere un buon vino.