Ricreare un’oasi di Borgogna in Oltrepò: questo era il sogno della famiglia Braggiotti fin dal 1980 quando, ispirandosi ai clos francesi, scelse di dedicare gran parte dei 20 ettari di vigneto di proprietà nel comune di Corvino San Quirico (PV) alla produzione di uve pinot nero. Oggi, quasi quarant’anni dopo, questa ispirazione continua ad essere alla base delle scelte identitarie e produttive della Tenuta Mazzolino, il cui vino simbolo, l’Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero Noir, compie 31 anni.
Seguite personalmente e valorizzate dal grande enologo francese Kyriakos Kinigopoulos, uno dei grandi pionieri della rinascita dei vini borgognoni a base pinot noir, le uve utilizzate per produrre il Noir DOC crescono nella parcella Regina Alta, sulla sommità della collina di Mazzolino, a 300 mt sul livello del mare.
il suolo presenta una composizione argilloso-limosa di superficie, arricchita da vene sabbiose e da un substrato gessoso che permette alle uve pinot nero di raggiungere una maturità fenolica equilibrata e ideale, con valori di acidità, pH, estratto secco e alcol simili a quelli dei grandi Pinot Noir della Borgogna.
Il lavoro in vigneto (e successivamente in cantina) è orientato alla ricerca di un frutto rosso nitido e fresco. Sulle viti, su cui viene eseguita la potatura a guyot, viene effettuato un diradamento prima delle gemme poi dei grappoli, per ottenere le basse rese che garantiscono al momento della vendemmia, effettuata a mano, uve dalle straordinarie potenzialità aromatiche, espressive del vitigno e del terroir dell’Oltrepò Pavese.
Successivamente, il mosto ottenuto dalla pigio-diraspatura viene sottoposto a macerazione pre-fermentativa a freddo per 5/7 giorni al fine di estrarre i precursori aromatici e le sostanze antocianiche limitando l’estrazione dei tannini. La temperatura delle vasche viene poi lasciata salire naturalmente e si effettua l’inoculo di lieviti.
Dopo la fermentazione il vino passa in barriques borgognotte (228 lt), di cui soltanto il 20% di primo passaggio, per un periodo di affinamento che varia in base all’annata (dai 10 ai 14 mesi). Infine, a seguito di rigide selezioni, solo le migliori barriques verranno disposte per l’assemblaggio ed il successivo imbottigliamento.
L’annata 2013 in Oltrepò è stata piuttosto calda e umida, caratterizzata in autunno da un abbassamento delle temperature. Nel mese di settembre infatti lo sbalzo termico notturno, con venti freddi provenienti dall’Appennino, ha parzialmente allungato i tempi di maturazione delle uve permettendo loro di raggiungere un’interessante complessità aromatica.
L’Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero Noir 2013 è un vino dall’intenso spettro olfattivo, su cui spicca un variegato bouquet di frutta rossa accompagnato da cenni di confettura che si ritrovano poi in un palato vigoroso e persistente dotato di buona acidità e di tannini maturi e dolci.