Un ambiente unico, mitigato da un clima favorevole, dove il vigneto viene salvaguardato, rispettato, valorizzato e dove la sostenibilità trova terreno fertile per la produzione di un vino biologico, autoctono e di rara qualità. Tutto questo è Ripa della Volta, un piccolo eremo a Romagnano, già nel ‘700 coltivato a vite.
E’ da qui che prende forma l’avventura di Francesco e Michele Montresor, già alla guida di Ottella, Andrea Pernigo, giovane imprenditore appassionato e lungimirante, e Tommaso Zanini, fautore del fortunato incontro, che intuiscono le potenzialità di queste alte colline.
Sono diciotto ettari di terreno tra i 400 e 600 metri di altitudine, di terre incontaminate da recuperare e lavorare con rispetto. Diciotto ettari in cui dar vita a qualcosa di unico e di importante.
Ecco quindi un Amarone DOCG e un Ripasso DOC, i primi due nati da questo progetto d’eccellenza, che prende appunto il nome Ripa della Volta.
L’obbiettivo è quello di creare vini dalla forte personalità, consapevoli di lavorare in una situazione ambientale unica, con un microclima particolare, su suoli marnosi, recuperando vitigni autoctoni di grande valore etico e storico.
L’eleganza di un territorio autentico e florido si traduce in quella che è un’etichetta d’autore, quasi a voler “vestire” la bottiglia di un nuovo ed inconfondibile spirito artistico, che da sempre accompagna l’operato di Ottella.
“La performance dell’esecuzione dell’etichetta Ripa della Volta sintetizza un gesto, un segno, non pensato, non studiato, ma istintivo, di getto, senza indugi e riflessioni, concettualmente forte, aspro e vero, come la terra da dove nasce.” raccontano i fratelli Montresor che, in questo progetto, mettono in gioco non solo la propria esperienza, ma soprattutto la passione ed il bagaglio storico culturale che li contraddistingue.
Un progetto, un luogo magico, una miscela vera, potente ed autentica, proprio come il buon vino deve essere. Tutto questo è Ripa della Volta.