Dall’estate 2016 Carpineto Grandi Vini di Toscana sposa i grandi vini alle arti, e più in generale all’art de vivre. Grande musica l’arte prescelta per il “debutto” nella cultura con due degli eventi clou dell’estate in Toscana. A Montepulciano per il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, interprete del connubio tra grande vino e cultura, quintessenza entrambi di Montepulciano così come della Toscana più in generale.
A Villa La Foce, appena fuori Chianciano Terme, quando il 29 luglio Carpineto apre e inaugura l’edizione 2016 di Incontri in Terra di Siena, uno dei più raffinati ed originali festival toscani.
Si tratta di una serata di musica da camera di eccezionale qualità quella del 29 luglio. In scena Saleem Ashkar – Poliphony Ensemble. In programma Beethoven and Shostakovitch. Prima del concerto, alle 18.00, visita guidata del magnifico giardino di Villa La Foce accompagnati da Benedetta Origo, figlia di Iris Origo, la nota scrittrice inglese che tanto amò questi luoghi scelti per vivere e scrivere. A seguire Aperitivo in giardino con splendida vista sulla Valdorcia, un paesaggio che ha ispirato molti artisti dal medioevo ad oggi, un paesaggio quintessenza di armonia e bellezza.
Un appuntamento internazionale per vocazione quello degli Incontri in Terra di Siena che ha visto negli anni artisti di calibro eccezionale e un pubblico proveniente da ogni parte del mondo. “Questo è stato anche uno dei motivi – afferma Antonio Michael Zaccheo, giovane generazione della Carpineto – che ci ha spinto a partecipare. Siamo un’azienda che da cinquanta anni declina il gusto toscano nel mondo; attraverso i grandi vini di Toscana abbiamo sempre cercato di trasmettere la cultura di questa terra oltre la Toscana. Ora ci fa piacere tornare a condividere il gusto e la gioia del bere toscano in questi stessi luoghi, a due passi dalle nostre Tenute, dai nostri vigneti.”
Senso di intimità e convivialità che sarà ancora più forte nell’appuntamento del 2 agosto a Castelluccio quando Carpineto Farnito Cabernet Sauvignon IGT 2010, prodotto con uve di vigneti particolarmente vocati per dar vita a grandi vini, accompagnerà una delle cene private (solo ad inviti) più attese del Festival che ha fatto del piacere del buon vivere una sua chiave di lettura.
Artisti e pubblico insieme entrambi affascinati dalla bellezza complice dei luoghi e da vini che da soli valgono il viaggio.