“Castell’Arquato fa vini perfettissimi et é gran peccato che tutta quella collina non sia vigne, che qui sono così delicati vini quanto sia in tutta la Lombardia tanto rossi quanto bianchi. Et qui sua Beatitudine si forniva per il viaggio, et anco ne mandava a pigliare, anco che fosse a Ferrara et a Bologna.” Con queste parole il cantiniere di Papa Paolo III Farnese decantava i vini di Castell’Arquato.
Questo lo slogan con cui si inaugurerà il Festival del Monterosso Val d’Arda che andrà in scena per il sesto anno consecutivo il 21 e 22 maggio a Castell’Arquato, in provincia di Piacenza, per presentare il Monterosso, un vino DOC che prende il nome dal colle davanti al borgo medievale di Castell’Arquato, uvaggio di diversi vitigni con a capo la Malvasia di Candia aromatica.
Per due giorni Castell’Arquato diventerà la “capitale” del vino di territorio… di quel vino espressione di storia, cultura, tradizioni, professionalità… che i cugini francesi definiscono terroir.
La manifestazione che, come per le edizioni precedenti, sarà organizzata dall’associazione culturale La Goccia in collaborazione con AVIS ed il comuni di produzione del Monterosso Val d’Arda (Castell’Arquato, , Alseno, Gropparello, Lugagnano V.A. e Vernasca), si svolgerà in due giornate ed occuperà tutto il borgo piacentino. Protagonista sarà il Monterosso Val d’Arda.
La bellissima Val d’Arda con i territori limitrofi si farà portavoce delle eccellenze enogastronomiche di un territorio ricco e ancora poco conosciuto. I borghi, la cucina, la tradizione, il vino e le osterie, la storia e la cultura: questo vogliamo trasmettere ai numerosi turisti e visitatori che incontreremo durante le degustazioni. Non solo vino, ma il territorio che produce quel vino. Ma proprio per presentare tutto il territorio con la propria storia e cultura, nel Palazzo del Podestà ed in altre location storiche si alterneranno momenti legati alla produzione ed alla cultura del vino con degustazioni guidate, ma anche musica, arte e prodotti tipici, enogastronomia, serenità, con un unico filo conduttore…il vino!
Un calice, con una tracolla, vi permetteranno di assaggiare non solo un vino, ma un territorio ed una storia. Inoltre domenica 22 maggio sarà presentato come di consuetudine il matrimonio perfetto tra il Riso della Lomellina e il Monterosso Val d’Arda.
Gli chef del territorio che aderiranno all’iniziativa, faranno degustare a tutti i clienti le loro ricette create per l’occasione, in cui l’origine delle materie prime e le peculiarità delle zone di produzione sono gli unici ingredienti che faranno grandi queste pietanze.
Le iniziative collaterali che si alterneranno, per festeggiare il vino, saranno tantissime: dal trekking guidato che vi condurrà alla scoperta del territorio che permette la produzione delle uve, alla musica che vi accompagnerà nelle vostre degustazioni. Saranno presenti anche mostre d’arte ed iniziative culturali, come aperitivi letterari o pittori che realizzeranno le loro opere durante la manifestazione. Ed alla fine se vorrete rifocillarvi lo stand gastronomico e diversi punti di street food lungo la via della barrique vi accoglieranno con le eccellenze del territorio.
Da questa edizione il Monterosso Festival è gemellato con l’analoga manifestazione “Festival del Malvasia” che si svolgerà il 14 e 15 Maggio a Sala Baganza in provincia di Parma. Un ulteriore conferma dell’importanza della cultura enogastronomica emiliana.
Il programma completo su: www.monterossofestival.it
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