“Una storia di successo” – Cinquanta edizioni anche per la cantina di Rocchetta Tanaro, dal 1967 a quella di quest’anno: con altre 41 aziende, Braida è stata infatti premiata a Roma nelle scorse settimane per questa presenza all’interno di quella che lo staff di Vinitaly ha definito “Una storia di successo”.
Video il bacialè – Il Bacialè è il vino che unisce: unisce la Barbera ad altri vini, in primis il Pinot nero, e poi il Cabernet sauvignon e il Merlot. A questo vino, nato su idea di Giuseppe Bologna nel 1994, Braida dedica un video realizzato da Giulia Massignan e Giacomo Bolzani (Agenzia Castiglioni Design).
Un gruppo di giovani amici si riunisce in una casa di campagna; si serve Bacialè, si chiacchiera, si pranza in un’atmosfera rilassata di gioco e convivialità. Quando il vino finisce, con la bottiglia vuota di Bacialé si torna ragazzi e si gioca al gioco della bottiglia.
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Questo video fa parte di un progetto con cui Braida sta presentando i propri vini: sono stati realizzati lavori analoghi per il Bricco dell’Uccellone, Montebruna e La Monella.
Vini Braida a Vinitaly – Ancora una volta a Verona, lo staff di Braida presenterà le più recenti annate della produzione, dalla vendemmia 2015 (Limonte, Monella, Vigna Senza Nome, Brachetto d’Acqui) indietro fino alle le grandi riserve del 2013 (Bricco dell’Uccellone e Bricco della Bigotta), vini che grazie al loro notevole spessore gusto-olfattivo sono stati in evidenza su tutte le maggiori guide italiane e internazionali.
L’obiettivo della casa vinicola piemontese si conferma la ricerca della qualità assoluta, in particolare per la Barbera, grande amore della famiglia Bologna.
Il Bricco dell’Uccellone ha appena compiuto trent’anni. Il nome evocativo ha la sua storia: una volta, nella casa accanto alla vigna, abitava una vecchia signora sempre vestita di nero, che era stata soprannominata “l’uselun”, l’uccellone appunto.
Il 2013 è stata un’annata tardiva con un rallentamento nella fase iniziale del germogliamento. L’uva è maturata lentamente. Si è tornati a vendemmiare l’uva a ottobre, come si faceva un tempo. È stata raccolta con le prime nebbie. Il Bricco 2013 ha una freschezza e una finezza molto percepibili.
A Vinitaly si degusterà anche la vendemmia 2014: annata che ha rivelato potenzialità inaspettate e ha portato a una grande Barbera.
L’uva del Bricco della Bigotta cresce in una vigna che ha più di 50 anni. Il terreno sabbioso ha un suo vantaggio: anche nelle annate più piovose, il microclima della vigna è più caldo. La sabbia drena meglio l’acqua e si scalda più facilmente, creando meno problemi di rigonfiamento del grappolo. A Vinitaly si degusterà anche la vendemmia 2014.
Il 2014 è l’anno che Montebruna e Il Bacialè portano in etichetta: vini emozionanti, con brillanti toni di frutta rossa, viola, terra e prugna.
Del 2014 sono anche Regina Langhe Nascetta e Asso di Fiori Chardonnay: i bianchi Braida da invecchiamento.
Il 2015 de La Monella e Limonte Grignolino annuncia un’annata strepitosa: vini di corpo, di grande piacevolezza, equilibrati.Non sono da meno Brachetto d’Acqui e Moscato Vigna Senza Nome: aromatici, freschi, tipici e di pronta beva. Aromatico, minerale e di particolare intensità olfattiva è il Fiore 2015 Langhe Bianco: uvaggio di Chardonnay e Nascetta, un vitigno semi-aromatico piemontese di alta langa.
Chi ama i distillati non potrà perdere l’uscita della Grappa invecchiata di Bricco dell’Uccellone 2012 che riposa per tre anni nei medesimi carati che hanno contenuto in precedenza il vino.
Fuori dalla fiera, nel centro storico di Verona, sarà possibile degustare i vini Braida nell’Antica Bottega del Vino, uno tra i più prestigiosi locali italiani, in via Scudo di Francia 3.