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30 Gennaio 2025

Lessini Durello: con Marcato vince il territorio

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Se la via italiana al Metodo Classico passa per i vini di territorio, il Lessini Durello è pronto a giocare un ruolo da protagonista. Ne è convinto Gianni Tessari, dal 2013 alla guida della società agricola Marcato, azienda fondata nel 1904 a Roncà (Verona) e da sempre impegnata nella valorizzazione in chiave spumantistica del vitigno autoctono della Lessinia.

La riprova è avvenuta nel corso di una degustazione, organizzata con il patrocinio del Consorzio tutela vino Lessini Durello, nel corso della quale l’autoctono veronese è stato inserito in un percorso che partendo dal Franciacorta arrivava a etichette blasonate di Champagne.

“Dalla degustazione – spiega Tessari – è emersa chiaramente l’impronta territoriale e varietale del Durello. Non era nostra intenzione fare una classifica tra i vini, quanto piuttosto sottolineare le differenze di stile e di territorio”. Il Durello, a detta dei numerosi degustatori e giornalisti presenti, è risultato un vino di carattere, severo, a tratti nervoso, in grado di esprimersi nella verticalità. Negli anni ha dimostrato di raggiungere equilibrio ed eleganza che nulla hanno da invidiare ai francesi, pur mantenendo un’impronta territoriale riconoscibile e franca.

Ne è un esempio il Lessini Durello AR Marcato che dopo 10 anni di permanenza sui lieviti esprime una grande complessità gusto-olfattiva. Un vino premiato dalla guida Vinetia di Ais Veneto come miglior Metodo Classico della regione.

Il territorio della Lessinia, tra le province di Verona e Vicenza, è segnato da suoli di origine vulcanica legati alla presenza del monte Calvarina. I terreni sono composti da tufi e basalti, ricchi di ferro, magnesio e moltissimi altri micro-elementi che attraverso l’uva si trasferiscono al vino conferendogli una caratteristica sapidità minerale. L’approccio rigoroso impresso oggi da Gianni Tessari alla Marcato esalta queste caratteristiche, riducendo al minimo i dosaggi e utilizzando per le basi spumanti il 100% di uva durella (il disciplinare consentirebbe un 15% di altre varietà).

“La vera sfida – confida Tessari – per un vino ancora poco noto come il Durello è quella di portare il consumatore ad assaggiarlo per la prima volta. Siamo sicuri che poi continuerà a chiederlo, spesso sostituendo altre bollicine più blasonate”.

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