L’Umbria del vino, a febbraio le cerimonie di proclamazione e premiazione

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umbria del vino degustazioni

Vini umbri in buona salute, con una qualità ormai riconosciuta, ma la strada da percorrere è ancora lunga per aumentare la visibilità nel panorama nazionale e soprattutto a livello internazionale. La direzione intrapresa però è quella giusta, come è stato sottolineato nel corso delle degustazioni che dal 24 gennaio si sono tenute nella sede di Perugia della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura dell’Umbria, ideatrice del concorso “L’Umbria del Vino” giunto alla sua seconda edizione.

La commissione di qualità, guidata dal presidente Nazionale e Internazionale degli Enologi Riccardo Cotarella, ha assaggiato i 162 vini iscritti e poi anonimizzati (bianchi, rossi, rosati, spumanti di qualità, frizzanti, dolci) di 58 aziende vitivinicole umbre (in rappresentanza di tutta la regione) per scegliere i vincitori. Fatta eccezione per gli spumanti di qualità, i vini partecipanti erano tutti classificati esclusivamente come DOC (denominazione di origine controllata), DOCG (denominazione di origine controllata garantita) e IGT (indicazioni geografiche tipiche).

La Commissione di degustazione che ha esaminato i vini era composta da 7 membri, di cui 4 enologi tecnici degustatori ed i restanti scelti fra esperti del settore vinicolo, sommelier, specialisti nell’ambito della comunicazione e della ristorazione, individuati tra professionisti con consolidata esperienza, a livello nazionale ed internazionale.

E sullo stato di salute del vino umbro si è espresso il capo panel Riccardo Cotarella: “Sta bene ma potrebbe stare molto meglio. Quello che è certo è che ormai indietro non si torna più grazie alla professionalità dei viticoltori, all’attenzione degli enologi e anche grazie alla promozione che viene fatta dagli enti pubblici al nostro prodotto principe dal punto di vista della rappresentatività mondiale. Il vino è la punta più rilevante dell’agroalimentare umbro e ci sono buone prospettive per implementare la sua visibilità nel mondo. Oggi c’è molta più attenzione di prima ma non quanto il vino umbro merita. Per questo non ci dobbiamo assolutamente fermare e sederci come se avessimo raggiunto obiettivi importanti. Anche se molto è stato fatto questi obiettivi non stono stati ancora raggiunti. C’è un duro lavoro da fare ma abbiamo potenzialità e dobbiamo manifestarla e anche attraverso questo concorso ci possiamo avvicinare al traguardo”.

E proprio commentando “L’Umbria del Vino”, Cotarella afferma: “Questa iniziativa è encomiabile perché riesce a raccontare meglio i vini umbri nel panorama nazionale ed è indirizzata verso l’obiettivo di farli conoscere non solo per la qualità ormai affermata ma perché rappresentano diversi territori, diverse colture, diverse uve. Attraverso i risultati che otteniamo con questo concorso spero poi che anche molte altre cantine decidano di partecipare”.

A livello internazionale i vini della regione sono conosciuti ancora di meno e quindi su questo fronte per Cotarella c’è da spingere di più: “L’Umbria è conosciuta per tante sue peculiarità, per la storia, arte, paesaggio, religiosità. A queste ricchezze va aggiunta anche quella del vino perché non tutte le regioni possono vantarla come l’Umbria a livello di complessità, di storia e di importanza”.

Vino, insomma, come ambasciatore per guidare poi anche altre bellezze ed eccellenze della nostra regione: “La strada da percorrere è ancora lunga, ma ci siamo. Questo concorso ora e a seguire il Vinitaly, dove grazie alla Regione si farà un grande presentazione nello stand Umbria, sono importanti altari per celebrare i nostri vini”.

‘L’Umbria del Vino’ prosegue quindi un percorso che guarda alla valorizzazione dell’attività delle aziende vitivinicole umbre, con particolare riferimento alle medie e piccole realtà, che si stanno caratterizzando per la grande vitalità all’interno del settore enologico nazionale. A ricordare l’attenzione verso il comparto è il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni: “Il numero delle cantine che hanno partecipato alla seconda edizione del concorso con un elevato numero di etichette, e dopo il successo dello scorso anno, ci conforta. Vuol dire che l’iniziativa è apprezzata dai produttori. Il nostro obiettivo è infatti quello di far conoscere il vino umbro come eccellenza non solo dal punto di vista delle caratteristiche del prodotto ma anche come testimonial del territorio. Anche autorevoli fonti internazionali hanno collocato l’Umbria come luogo di attrazione turistica, sia per le bellezze del territorio ma anche soprattutto per le caratteristiche di alcuni prodotti enogastronomici. Noi come Camera di Commercio siamo molto attivi nel settore agroalimentare e quindi anche il vino va considerato come un veicolo per far conoscere meglio l’Umbria”.

A promuovere “L’Umbria del vino” – unico concorso enologico regionale autorizzato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – è la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura dell’Umbria, con segreteria organizzativa a cura della sua Azienda speciale Promocamera, di concerto con la Regione Umbria, le associazioni di rappresentanza degli agricoltori Coldiretti Umbria, Confagricoltura Umbria e Cia Umbria, il 3A Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria, l’Associazione Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria e Confcooperative Umbria.

Successivamente alle sedute di assaggio, il concorso prevede ora il momento della proclamazione, quando verranno svelate pubblicamente le cantine vincitrici, e la cerimonia finale di premiazione dei vini vincitori che si terranno nel mese di febbraio.

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